Mark Robbins
Frammenti e strati
Roma è una città di frammenti e di strati, che evoca visioni romantiche di un passato distante. I libri di souvenir per turisti con sovracopertina in acetato ne offrono scene complete, presentando immagini dello stato originale di edifici, strutture, statue e spazi aperti fissati nel tempo. Anche se un’unica visione composta del passato è accattivante, città come Roma sono più complesse nell’esperienza e nell’occhio della mente. Il suo paesaggio di frammenti offre testimonianze che invitano a quell’interpretazione che continua ad alimentare il lavoro di studiosi e artisti. È un processo interattivo che permette nuove narrative per influenzare o sostituire le precedenti.
Il tema di quest’anno per l’Accademia è l’“Etica”, adatto a un’epoca in cui le idee relative a verità e integrità sembrano essere beni relativi. Gli oggetti forniscono la prova della cultura e sono aperti a valutazioni del valore. Poiché i frammenti sono separati dal loro contesto originale, la comprensione del loro utilizzo iniziale o delle loro associazioni rituali può andare persa ed essere modificata. Le scelte riguardo a ciò che viene conservato ed esposto rispecchiano un sistema di valori che rafforza o sovverte le idee sul passato.
Il gruppo internazionale di artisti di Regeneration gioca in vari modi con aspetti di naturale rovina, decomposizione o violenza. Il loro lavoro suggerisce letture alternative del valore e dell’ordine, rivelando criticamente storie nascoste o soppresse e proponendo al contempo una simultaneità di possibili significati.
Voglio ringraziare i curatori di questa mostra, Lindsay Harris ed Elizabeth Rodini, per la loro tesi elegante e potente, gli artisti partecipanti che sono stati generosi nei contributi, e lo straordinario team che ha contribuito alla realizzazione del progetto. Voglio ringraziare in particolar modo il Board of Trustees e i molti sostenitori dell’Accademia che ne supportano tutto il lavoro.
Mark Robbins è presidente e CEO dell’Accademia Americana a Roma dal 2014. Artista, architetto, docente e da tempo sostenitore dell’arte e del design, ha ricoperto incarichi presso l’International Center of Photography, la Syracuse University, il National Endowment for the Arts e il Wexner Center for the Arts. Il suo lavoro affronta l’intersezione tra spazio pubblico, arte e design urbano. Nel 1997 è stato Rome Prize Fellow per il Design della Marion O. and Maximilian E. Hoffman Foundation e curatore della mostra AAR 2019, The Academic Body.