Chiara CamoniUna Tenda #03
Chiara Camoni raccoglie bracciate di piante passeggiando per la città e la campagna e poi le pressa sulla seta. Quel che ne rimane sono tenui impronte di foglie e fiori, sistemate in modo da evocare una serie di figure umanoidi, come spiritelli che emergono da una foresta incantata. Il succo che macchia il tessuto non è solamente inchiostro ma è la forza vitale della pianta stessa, che scorre nelle forme di Camoni e le connette intimamente con la loro origine.
Tra le piante che Camoni raccoglie ci sono le erbacce, quegli scarti della flora che si considerano sgradevoli e indesiderati. Si percepisce un paesaggio ricoperto di erbacce come in degrado perché fuori dal controllo dell’uomo. Le erbacce invadono e minacciano. Quando iniziano a impadronirsi di una struttura, questa è perduta: spuntano dai crepacci, strisciano sulle superfici e, alla fine, divorano la loro preda architettonica. Ma le erbacce sono anche piene di vita, con il loro insistere ad esserci. anche quando cerchiamo di sradicarle.
Basandosi su una lunga tradizione di artisti che lavorano con elementi botanici, Camoni riabilita le erbacce e dà loro un nuovo valore. Nel suo caso, la forma delle piante viene preservata, mantenendone l’integrità anche quando diventano opera d’arte. Assistiamo al manifestarsi di un processo nel momento in cui le tracce floreali si tramutano in una serie di figure talismaniche. Le sete di Camoni ci ricordano della continua, infinita metamorfosi delle cose e dell’impossibilità di fissarle. (ER)
A proposito dell’artista
Chiara Camoni è nata a Piacenza, nel 1974 e vive e lavora a Fabbiamo, un paese nel nord della Toscana. Ha studiato scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. In seguito, è stata direttore artistico dell’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali di Napoli. Il suo lavoro poliedrico, come comprende disegni, sculture e video, incorpora spesso materiali trovati come, per esempio, pezzi di marmo buttati nei fiumi. Le sue “sculture attive”, come le chiama, si beano dell’ambiguità tra opera d’arte e oggetto: sarà un vaso o una scultura a forma di vaso? Insieme ad altri artisti, Camoni ha fondato il MAGra Museo di Arte Contemporanea di Granara. Appartiene al gruppo di artisti Vladivostok e le sono state dedicate mostre personali al Middlesbrough Institute of Modern Art di Middlesbrough, Inghilterra (2018), al MOSTYN di Llandudno, Galles (2019), e al Musée d’art contemporain di Bordeaux, Francia (2021). Nel 2021, Camoni ha partecipato alla mostra collettiva Io Dico Io — I Say I alla Galleria Nazionale di Roma. È rappresentata da SpazioA a Pistoia e Arcade a Londra e Bruxelles.